Travolto da un afflato di originalità, vi dirò: domenica 26 maggio, votatemi. E come dissero in sardo le Kessler a Canzonissima ’69: “Vutute, vutute, vutute“. Per me e i miei compari, ovviamente. Il perchè leggetelo qui e sotto.

Qualcuno mi definisce “pessimista costruttivo“. Sul costruttivo non saprei, ma sul pessimista, stavolta, gli devo dare ragione: mai infatti avrei pensato, anche alla luce di precedenti esperienze, che candidandomi tra i professionisti per il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana sarei arrivato al ballottaggio.
E invece eccomi qui, pur non avendo praticamente fatto campagna elettorale.
Soddisfazione? Beh, viste le premesse, un po’ sì. Ma con molto realismo.
Ora però c’è la prova definitiva (evito volutamente le espressioni epiche e soprattutto i sentimenti accesi che percepisco altrove: ultimo assalto, battaglia finale, etc): domenica 26/5, dalle 10 alle 18, nella sede dell’OdG a Firenze e nelle redazioni della Nazione a Siena o del Tirreno a Livorno.
L‘appello che rivolgo ad amici e colleghi è di un’ovvietà disarmante: votatemi, se vi fidate di me e delle mie idee programmatiche (qui).
E votate i colleghi della lista Yabasta di cui faccio parte. I nomi li trovate sotto e il programma qui.
Mi sono candidato con loro per due ragioni semplicissime, anzi tre: sono gli unici che mi hanno invitato; hanno accettato che lo facessi, esplicitamente, da “indipendente” (il che non significa affatto prendere le distanze, ma solo sottolineare che, come sempre, non voglio distintivi che non ho mai avuto, essendo radicalmente contrario a liste, partiti e schieramenti); e ci uniscono molte cose in materia di freelance, autonomi, esigenza di maggiore attenzione al giornalismo extraredazionale, decentramento (ci vogliono seggi e sportelli OdG in tutti i capoluoghi toscani), erogazione di servizi concreti agli iscritti, revisione degli albi, maggiore attenzione alla deontologia,alla formazione, alla “base“.
I toni isterici e militanti (per qualcuno inevitabili, si dice) che ha preso la campagna elettorale nelle ultime settimane non mi piacciono affatto, da qualunque parte essi vengano, compresa la mia. E da essi mi dissocio. Continuo ad avere ovunque ottimi amici e colleghi che stimo a prescindere dal “partito”, che orribile termine. Tali resteranno, chiunque siano gli eletti e i vincitori. E viceversa non sarà certo la conquista di uno strapuntino camuffato da poltrona che mi indurrà a rivalutare i molti perfetti mentecatti che vedo ronzare, attirati dall’afrore di un potere più immaginario e narcisistico che reale, attorno all’agonizzante categoria.
Bene, qui finisce l’orazione.
Vi giuro comunque, in ogni caso, dopo sarò lo stesso di prima.
Nel bene e, ahivoi, nel male.

Ed ecco qui il “santino“:

CONSIGLIO REGIONALE PROFESSIONISTI

DOMENICO GUARINO (FIRENZE)
MARCO GEMELLI (FIRENZE)ALESSANDRO LORENZINI (SIENA)
STEFANO TESI (SIENA) – partecipa al progetto come indipendente perché non vuole distintivi.

CONSIGLIO REGIONALE PUBBLICISTI
SUSANNA COLOMBO (FIRENZE)
ANDREA NANNINI (PISTOIA)
VIOLA CARIGNANI (SIENA)

CONSIGLIO NAZIONALE PROFESSIONISTI
FABRIZIO MORVIDUCCI (FIRENZE)
GIANMARIA FRATI (LIVORNO)
JURI GUERRANTI (SIENA)

CONSIGLIO NAZIONALE PUBBLICISTI
GIULIO SENSI (LUCCA)
MARIA SERENA QUERCIOLI (FIRENZE)