Ci si può interrogare una vita intera senza capire né capirsi sul significato del termine “cultura”. Così, per non sbagliare, qui si parla di tutto ciò che, per me, è “culturale”.
di FEDERICO FORMIGNANI
E' la settimana di San Valentino: come non indagare sul linguaggio delle schermaglie amorose ambrosiane pre, durante e post matrimoniali nella perenne attrazione tra i sessi? (altro…)...
di FEDERICO FORMIGNANI
Continua il viaggio attraverso il gergo della malavita meneghina: oggi tocca al processo, alla gattabuia e agli "oggetti del desiderio" per il furto dei quali si finiva dentro. (altro…)...
di FEDERICO FORMIGNANI
In vernacolo fiorentino polizia si dice "pula": da essa rifuggivano i ladri e i ragazzini col motorino truccato. Ma a Milano il malfattori di ieri come le chiamavano le forze dell'ordine? (altro…)...
di FEDERICO FORMIGNANI
Tra l'VIII e il XIII secolo anche la poesia fu protagonosta del lento cammino di trasformazione della lingua dal latino in volgare. Eccone alcuni esempi tratti da rari autori "padani". (altro…)...
di FEDERICO FORMIGNANI
Il ticinese Giovanni Arcioni (1827-1898) emigrò giovanissimo in Italia, poi lavorò a Parigi e infine andò a cercare l'oro in Australia. Ci ha lasciato un amaro diario scritto in un curioso linguaggio crossover. (altro…...
di FEDERICO FORMIGNANI
Il gergo è la lingua esclusiva parlata da specifici gruppi sociali e si evolve continuamente. Da sempre il mondo ne è pieno: lo usano ladri, carcerati, sette religiose, associazioni politiche e perfino i mendicanti. (altro&he...
di FEDERICO FORMIGNANI
Nell'800 Fu Bernardino Biondelli a redigere il vocabolario del "Linguaggio dei Fiori", lingua-non-lingua usata dalle ospiti dell'harem per esprimersi di nascosto agli eunichi di guardia. (altro…)...
di FEDERICO FORMIGNANI
Anche per "quella" partenza il dialetto meneghino conosce, e soprattutto conosceva, espressioni piuttosto colorite, che attingevano a una società e a un mondo ormai scomparsi. (altro…)...
di FEDERICO FORMIGNANI
Invenzione delle lingue e lessici di fantasia viaggiano da sempre in parallelo, tra onomatopea e follia, utopie e contaminazioni: dai pidgin al lessico dei pazzi, dal "marziano" al tribale. (altro…)...
di FEDERICO FORMIGNANI
L'autunno è la stagione del foliage, quella in cui - per colori e poesia - la foglia è protagonista indiscussa. Se il toscano Targioni Tozzetti ne classificò i tipi, il dialetto meneghino non è da meno. (altro…)...
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