Sarà presentato domani 26/6 alle 17.30, all’Accademia dei Georgofili di Firenze, il primo censimento mai realizzato sulla schiacciata toscana, la tipica focaccia con l’olio. Lo hanno organizzato l’Aset e l’Accademia della Crusca.
La “schiacciata con l’olio” è uno dei simboli indiscussi della Toscana enogastronomica e costituisce, a dispetto della grande varietà di nomi con cui viene chiamata, una delle poche specialità popolari realmente condivise sull’intero territorio.
ASET (l’Associazione dei giornalisti enogastroagroalimentare della Toscana, qui, che presiedo) e Vetrina Toscana, in collaborazione con le associazioni di categoria, hanno organizzato un vero e proprio censimento per realizzare una mappatura della schiacciata toscana.
Lo scopo è quello di valorizzare il prodotto e di catalogarne le principali tipologie.
Nonostante l’estrema semplicità dei suoi ingredienti (acqua, farina, olio, sale, lievito), l’esperienza indica che di “schiacciata” esiste un ventaglio infinito di declinazioni diverse: alta e bassa, morbida e croccante, più salata e meno salata, farinosa e non, unta e asciutta, friabile e compatta, bordi alti e bordi bassi, più cotta e meno cotta, da farcire e non, etc. Per non parlare poi dei nomi con cui viene individuata: schiaccia, ciaccino, covaccino, focaccia e altri ancora.
La schiacciata toscana si distingue dalle altre schiacciate esistenti in Italia perchè nasce non come “supporto” di un companatico, ma come prodotto che può e a volte deve essere consumato da solo, anche per strada. Un prodotto di estrema semplicità che viene declinato in mille modi e che non ha perso lustro nonostante i suoi secoli di storia.
Aset e Vetrina Toscana presenteranno i risultati del censimento, iniziato a gennaio, il 26 giugno alle 17,30 all’Accademia dei Georgofili. Completerà l’illustrazione dei risultati, uno studio dell’Accademia della Crusca che, utilizzando i dati emersi dal rilevamento e altri in suo possesso, mostrerà come e perchè i nomi della schiacciata varino a seconda delle zone, dando anche conto della loro radice etimologica.
L’evento è aperto al pubblico solo dietro registrazione (Daniela Mugnai: daniela@coffee3.it o 347 8288287) e fino ad esaurimento posti.
La serata proseguirà poi a Palazzo Gondi per una degustazione di schiacciate accompagnate da alcuni prodotti dei Consorzi Toscani e dai vini di casa Gondi.