Manca un mese alla chiusura delle (auto)candidature alla VI edizione del premio Kyle Phillips destinato al giornalista enogastronomico under 35 più anticonformista dell’anno e bandito da Aset, l’associazione della stampa enogastroagroalimentare toscana.

 

Per i giovani colleghi si tratta di un’occasione unica per mettersi in mostra, conoscere altri giornalisti, confrontarsi, creare opportunità di lavoro e di contatti professionali.

Però ci vuole quel po’ di coraggio (che a un anticonformista non dovrebbe mai mancare) per farsi avanti, o anche indurre qualcuno a farlo per voi, che talvolta ai meno vecchi manca, vuoi per timidezza, vuoi per insicurezza, vuoi per chissà quale ragione.

Eppure il settore, e anzi direi il giornalismo in generale, hanno bisogno come l’aria di un anticonformismo vero che si traduca non solo nel modo di esprimersi, ma nella scelta dei temi e nel modo di affrontarli, nella capacità di andare controcorrente se è necessario e solo quando è necessario, quando la propria sensibilità, o palato, o prospettiva lo richiedono, senza cercare mai inutili vetrine e patetici esibizionismi.

Un giornalismo senza eccessi e senza sconti, esattamente come faceva Kyle, il collega toscoamericano scomparso nel 2013 e rimasto per tutti un esempio.

Ebbene, cari giornalisti under 35 e anche non, andatevi a leggere il bando e candidatevi o candidate un giovane collega, perfino più d’uno se lo conoscete.

Farete un servizio a voi stessi, a chi lo merita e alla professione.