E’ Sebastian Nasello, senese di stanza a Montalcino, il vincitore della quarta edizione del concorso per enologi under 35 dedicato alla memoria del maestro del Sangiovese e consegnato ieri a San Gimignano per le anteprime (e il 50°) della Vernaccia.
Ci sono volute quattro edizioni perchè il premio dedicato alla memoria dell’enologo più toscano di tutti, Giulio Gambelli, andasse a un toscano: Sebastian Nasello, venticinquenne tecnico senese da qualche tempo impegnato a Montalcino.
E’ stato lui a ricevere ieri sera, durante una cerimonia organizzata in occasione dell’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano (ed era anche il 50° della denominazione!), la targa e l’assegno da 1500 euro messi in palio da noi di Aset (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e dal gruppo IGP (I Giovani Promettenti) grazie al contributo di alcune delle aziende di cui Giulio fu amico e consulente (Fattoria di Rodano, Il Colle, Montevertine, Poggio di Sotto, San Donatino, Tenuta di Bibbiano e Tenuta Ormanni).
Dopo tre piemontesi, è stato dunque un corregionale del Gambelli a dimostrarsi il più “gambelliano” degli enologi under 35 dell’anno.
Una contesa conclusasi, va detto, sul filo di lana, con un lotto di finalisti divisi da pochissimi punti dopo le degustazioni, ovviamente alla cieca dei vini presentati dai 19 candidati ammessi, tra i quali ben cinque donne.
Emozionatissimo il vincitore, che ha ricevuto in diretta anche le congratulazioni del Presidente del Consiglio Regionale Toscano, Eugenio Giani. A Giani noi di Aset abbiamo rinnovato l’esortazione affinchè la Regione conferisca un riconoscimento ufficiale alla figura di Gambelli dopo che, anni fa, fu conferito il Pegaso d’Oro all’altro grande vecchio dell’enologia toscana, Giacomo Tachis, recentemente scomparso.
L’appuntamento è ora al Vinitaly, quando verrà presentata l’edizione 2017 del premio che, chiuso il “cerchio” dei quattro consorzi che lo sostengono (Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino e Vernaccia di San Gimignano), l’anno prossimo tornerà per la cerimonia di consegna nella terra del Gallo Nero.
La premiazione di Nasello è stata preceduta dalla presentazione della riedizione, a cura di Slow Food, della biografia di Gambelli, “L’uomo che sapeva ascoltare il vino“, di Carlo Macchi, a sua volta ideatore del premio.