Montepulciano: va all’enologo lucano il X Premio Giulio Gambelli, destinato da Aset e IGP a chi meglio abbia saputo interpretare il messaggio enologico dell’indimenticato maestro del Sangiovese, che proprio oggi avrebbe compiuto 97 anni.

 

Va a Fabio Mecca la decima edizione del Premio Giulio Gambelli, destinato da Aset (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e dal network di giornalisti IGP (Lorenzo Colombo, Roberto Giuliani, Carlo Macchi, Andrea Petrini, Luciano Pignataro e il sottoscritto), all’enologo under 40 che meglio di tutti abbia saputo nell’anno raccogliere il testimone del maestro assaggiatore poggibonsese, scomparso nel 2012.

Il riconoscimento (una targa e un assegno da 1.500 euro) è stato consegnato oggi a Montepulciano, durante la conferenza stampa in occasione dell’Anteprima 2022 del Vino Nobile, che a turno si alterna con gli altri consorzi toscani (Chianti Classico, Brunello, Vernaccia) nell’ospitare la cerimonia.

Un premio molto ambito, sotto il profilo umano oltre che professionale – ha commentato il vincitore – visto che ai miei esordi ebbi la fortuna di conoscere e scambiare con Gambelli parole decisive per la mia visione del vino“.

Laureatosi nel 2006 a Conegliano Veneto, nel 2007 comincia la collaborazione con l’azienda Paternoster (azienda di famiglia), più volte segnalato dalla stampa di settore tra i migliori enologi emergenti d’Italia, al Vinitaly 2013 viene premiato con la Gran Medaglia di Cangrande e nel 2021 è l’enologo dell’anno della testata Food and Travel. Attualmente segue 20 aziende in tutta Italia, dalla Toscana alla Sicilia.

Il nome di Mecca è uscito dopo una selezione dei candidati basata sull’assaggio alla cieca, compiuta da una commissione di giornalisti esperti, dei campioni proposti dai candidati stessi. “E’ quindi un premio che va all’enologo, non al vino o ai vini assaggiati per individuarlo“, puntualizza l’ideatore del premio e biografo di Gambelli, Carlo Macchi.

Un’edizione, quella del 2022, resa “tonda” da molte circostanze: il decennale del premio, il decennale della morte di Giulio Gambelli e il decennale della nascita di Aset.

Una serie di coincidenze che il prossimo 7 giugno ci daranno l’opportunità di organizzare a Firenze, in un contesto d’eccezione come Villa Bardini, straordinaria terrazza sulla città, un grande evento celebrativo, quando tutti i vincitori del premio dal 2012 ad oggi saranno protagonisti di una straordinaria degustazione aperta alla stampa e al pubblico, ove sarà possibile assaggiare decine di vini “gambelliani” da loro curati e prodotti“, ha annunciato il presidente di Aset, Leonardo Tozzi. “Il modo migliore per fare il punto con addetti ai lavori e appassionati sullo stato dell’arte della “gambellianità” e di festeggiare degnamente il decimo anniversario della nostra associazione, che raccoglie oltre cinquanta giornalisti toscani specializzati in vino, gastronomia, agricoltura e alimentazione“.

Novità anche per l’edizione 2023 che si svolgerà nel…2022: tocca infatti al consorzio del Brunello di Montalcino ospitare l’XI edizione del Premio Gambelli in occasione di Benvenuto Brunello, in calendario il prossimo novembre.

La formula e il regolamento però non cambiano, così come le benemerite aziende sostenitrici del premio, delle quali Giulio Gambelli fu storicamente amico e consulente: Bibbiano, Fattoria di Rodàno, Il Colle, Montevertine, Ormanni, Poggio di Sotto.

Ecco l’Albo d’oro aggiornato del Premio Gambelli:

Fabrizio Torchio (2013)
Gianluca Colombo (2014)
Francesco Versio (2015)
Sebastian Nasello (2016)
Diego Bonato e Luca Faccenda (2017)
Luigi Sarno (2018)
Angela Fronti (2019)
Ivan Misuri (2020)
Alessandro Campatelli ( 2021)
Fabio Mecca (2022