Distico enocritico di Stefano Tesi su Casale dello Sparviero Chianti Classico docg 2019 (bio)

 

In quest’afoso luglio, se bevuto appena più fresco si fa dissetante e mantiene tutta la sua invitante fragranza, senza perdere nulla dell’agile robustezza. Scaldandosi un po’ la mammola si arrotonda, l’alcool emerge e il sorso si arricchisce, ma con la bella naturalezza del compagno ideale per il tonno del Chianti che ho nel piatto.

 

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