Quello sotto la neve è un olivo, 3/2/2012.

La notte tra il 31/1 e il 1/2 a Monte Sante Marie, dove vivo, sono caduti 40 cm di neve sotto una bufera di vento. Qualcuno non ci credeva. Qualcun altro ha pensato che esagerassi. Sotto il peso si è spezzato un leccio secolare del giardino ed è crollato un capannone agricolo a 15 metri dalle mie finestre. Gli olivi sono rimasti sepolti.

anche questo...

Dopo due giorni la neve è ancora lì, la notte è freddo e il giorno idem, tira un vento gelido che ha trasformato le chiome in blocchi di ghiaccio trattenuti e impigliati alle ramaglie. Ogni tanto qualche grosso ramo si rompe e la pianta rimane divisa a metà. Alcune hanno ormai un vero e proprio tetto di neve ghiacciata che pesa quintali.

...e anche questi.

Una delle regole grafiche più ferree di questo blog è che che non si posta mai più di una foto, ma stavolta ho voluto fare un’eccezione, perchè il vero rischio è che succeda come nel 1929, nel 1956 e nel 1985: una catastrofe in grado di azzerare gli oliveti. Con una differenza: oggi non ci sarebbero più i mezzi, la ragione economica e neppure la forza d’animo di ricostituirli. Sarebbe il primo concreto passo verso l’abbandono. Scommettiamo?