Interessante pranzo ieri da Burde, a Firenze, per il lancio del Pas Dosè Millesimato di Stefano Bottega, lo spumante metodo Martinotti (90% Glera e 10% Chardonnay) prodotto dalla celebre cantina e distilleria veneta (150 dipendenti e 70 milioni di fatturato, mica pizza e fichi, con proprietà a Montalcino e in Valpolicella), marchio leader di vendita per le bollicine, dopo Moet Chandon e Veuve Clicquot, nei duty free di tutto il mondo grazie al successo del Prosecco Gold.
Il nuovo prodotto, piacevole e leggero, è stato proposto infatti – un po’ per sfida e un po’ per dimostrarne la versatilità – non in un facile abbinamento con classici antipasti e pesce, ma con alcuni piatti tipici della robusta tradizione  toscofiorentina. Confronto appunto impegnativo, visto che il dosaggio zero certamente non aiuta certi accostamenti e la spiacevole nota metallica si può nascondere dietro ogni angolo della bocca.
Queste le accoppiate e i risultati:
Insalata di lesso (piatto freddo): abbinamento discreto, anche se forse il vino non riesce a pulire del tutto la grassezza del bollito (voto 6).
Pappa col pomodoro: qui l’asciuttezza del vino bilancia meglio la dolcezza del pane, ma si può far meglio (voto 7–).
Pappardelline col sugo svelto (fegatini di pollo e pomodoro): abbinamento azzeccato, il piatto estivo, ricco e sugoso, tira fuori la morbidezza del vino, che non invade il terreno (voto 7,5).
Scottiglia: il migliore degli accostamenti provati ieri, con le carni saporite ma non soverchianti degli animali da cortile e il loro ricco condimento ben godibili in tandem col vino (voto 8+).
Peposo: sfida grossa e vinta, anche se di misura, con lo spumante che “regge” la botta di una pietanza molto strutturata come il peposo, nell’occasione forse anche un po’ mondato dai sughi e dalle usuali spezie (voto 7-).
Ora però ho in mente un test tutto mio e tutto domestico, di cui in futuro vi saprò dire.