NotesWine è il nuovo libello del giornalista enogastronomico Sandro Bosticco: una via di mezzo tra una raccolta di aneddoti sul vino, un block notes e un bigino ad uso giornalistico.
Dovendo provare a tracciare un confine tra le notizie e le informazioni, potremmo dire che le prime sono informazioni assolutamente nuove e che quindi nessuno conosce finchè qualcuno non le divulga, mentre le seconde sono notizie teoricamente note, nel senso di già pubbliche, ma che comunque pochi conoscono e non sono sempre facili da reperire.
Di ambedue le cose i giornalisti si abbeverano assai, spesso però sopravvalutando le notizie-notizie e sottovalutando le informazioni, che invece sono una componente preziosa dei loro articoli: da esse nascono le idee e le associazione tra le medesime, gli spunti, gli attacchi, le chiuse i filoni di indagine, la curiosità, le domande che ogni buon mestierante della stampa si fa o dovrebbe farsi.
E’ un pensiero che mi è affiorato incidentalmente ieri, mentre con altri colleghi presentavo “NotesWine“, il libello (o notebook, come si autobattezza) dell’amico Sandro Bosticco: una raccolta di 100 succinti aneddoti su vino e dintorni, curiosità, spigolature. Una lettura leggera e godibile per il lettore comune ma, riflettevo appunto, anche una fonte inesauribile per chi, scrivendo professionalmente sull’argomento, ha sovente bisogno di zeppe e puntelli per il proprio argomentare.
Da giornalista navigato, Bosticco ha uso di mondo e subito specifica che non si tratta di storielle fantasiose, ma di storie vere che lui ha raccolto in tanti anni di enomilitanza nei cinque continenti: quindi una silloge di pillole perfette anche per l’uso giornalistico.
Asciutte (mai più di una paginetta), ben scritte, non prive di humour, si prestano ad essere chiosate e approfondite dallo stesso lettore-utente visto che ogni racconto ha, a fronte, una pagina bianca dedicata a eventuali annotazioni. Da qui l’idea del “notebook“.
E in NotesWine c’è in effetti di tutto, dai cioccolavini (cioccolatini col ripieno di vino) ai record (la vite più grande del mondo e la vigna più piccola), dai bolscevichi-beoni alle doc americane, dalle etichette censurate per eccesso di politicamente enocorretto al vino islamico, dal dolcificante al piombo all’enofilmografia di James Bond.
Insomma, buon divertimento.
“NotesWine, a notebook with a wine spirit!”, Nuova Editoriale Florence Press, 220 pagine, 12€.