di ANDREA PETRINI
Il Salterio 2022, Rosso di Montepulciano di Tenuta Trerose, prende il nome da un antico strumento musicale ma nel bicchiere è un jolly moderno e arioso, che sta perfino con la zuppa di pesce.
La Tenuta Trerose si trova a Valiano, ai confini con l’Umbria e il Lago Trasimeno, nella parte sud-est dell’areale di produzione del Rosso e del Nobile di Montepulciano. Ed è una delle realtà più affascinanti del panorama vitivinicolo toscano: la sua storia risale all’epoca romana, quando l’odierna tenuta si trovava lungo l’antica Via Lauretana. In quello che oggi è il parco antistante ancora se ne possono ancora trovare alcune testimonianze, come i resti di una pietra miliare che indicava la distanza da Roma.
Tenuta Trerose (nome e logo derivano dal blasone raffigurante un orso con tre rose tricolori appartenuto al vescovo Jacopo Vagnucci, proprietario nel XV secolo) oggi conta oltre 100 ettari di vigneti, disposti ad anfiteatro su cinque colli, ognuno dei quali con caratteristiche sue. Vi si coltiva il Prugnolo Gentile, il vitigno principale utilizzato per la produzione dei vini dell’azienda.
Durante una bella degustazione organizzata nella villa padronale cinquecentesaca dal caro amico Raffaele Porceddu, hospitality manager del gruppo Angelini, ho degustato tutta la gamma dei vini di Tre Rose. E tra questio il mio “coup de coeur” è andato al Rosso di Montepulciano “Salterio” 2022 (il cui nome deriva da un antico strumento musicale a corde in uso nel IV secolo a.C.), fatto con 95% di Prugnolo gentile e 5% di Colorino).
Il vino è una versione moderna, scapigliata e scattante del Rosso di Montepulciano, che finalmente ritorna alle sue origini: un ottimo vino quotidiano, un jolly da tavola.
Questo 2022 è un prodotto libero da zavorre, arioso, leggiadro, puntellato da piccoli frutti rossi di bosco e sensazioni di agrumi rossi. La bocca è divertente, dinamica, dotata di una componente acido-sapida che quest’estate mi ha consentito, messa la bottiglia un paio di ore in frigo, di abbinare il Salterio ad una strepitosa zuppa di pesce sarda. Provare per credere!
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