di LUCIANO PIGNATARO
Questo è il dilemma che si vive nell’isola, dove le due colture danno gran soddisfazione a chi le pratica. Antonino Caravaglio, benemerito per la viticultura a Vinitaly 2019, ha risolto piantando ambedue. Per vent’anni.

 

Chianu Cruci Salina igp 2018 è un vino che nasce a Piano Croce, un piccolo territorio pianeggiante chiamato Valdichiesa che unisce i due vulcani dell’isola, sempre carezzato dal vento, una caratteristica che rende più facile la gestione biologica dell’agricoltura e non a caso Antonino Caravaglio ha subito imboccato questa strada. Anno dopo anno ha comprato i terreni, si è ingrandito e conduce la sua giornata da un polo all’altro dell’Isola di Salina, dopo aver acquistato anche a Lipari e adesso a Stromboli con l’ex direttore del TG1 Andrea Montanari, dove riporta la vite dopo alcuni decenni di assenza. Per il cappero ha un’idea tutta sua: meglio una dop Eolie che una solo Salina e sul piano della comunicazione è impossibile dargli torto vista la dimensione così piccola dell’arcipelago.

Dalla sua caverna delle meraviglie, parliamo della cantina dello stellato Signum, Luca Caruso decide di iniziare a farci bere il territorio partendo proprio da questo bianco, ottenuto da malvasia delle Lipari all’80 per cento con un saldo di vitigni autoctoni tra cui prevale il Catarratto.
La tecnica è quella di una macerazione prolungata sulle bucce per poi tenerlo in sosta in vasca d’acciaio fino al momento dell’imbottigliamento.
Malvasia e Moscato vinificati in secco da sempre sono la mia passione e questo bicchiere mi colpisce non solo per i profumi esuberanti tipici del vitigno, ma soprattutto per la sostanza, il corpo, la complessità. Presentato come prodotto da aperitivo, secondo me ha molto da raccontare nei prossimi due o tre anni, quando avrà raggiunto la maturità necessaria e al naso si comincerà a sentire il caratteristico effetto dei suoli vulcanici, che arricchiscono il vino con il passare del tempo.
Al palato è amaro, fresco, ampio.
Un esempio concreto di cosa voglia dire biodiversità quando stappiamo una bottiglia di vino. Non è importante che sia la più buona del mondo quanto, piuttosto, che sia una chiave d’ingresso nel territorio che viviamo e ci faccia conoscere le bellezze le persone che ci vivono.

 

Caravaglio
Sede a Malfa, Salina. Via Provinciale 33 Frazione Gramignazzi
Tel. 090 9844043
www.caravaglio.it

 

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