• Chi sono e perché sono qui
  • Tutti gli Articoli
  • I miei link
  • In evidenza
  • Altri Autori
  • Colpi d’ascia!
  • garantito IGP
  • Servizi professionali
  • Contatti
  • Search
 logo
  • scrivere per mestiere

    scrivere per mestiere

    • Acconto iva e giornalisti in apnea

      27 Dicembre 2020
    • Quello che dei giornalisti il governo non sa

      1 Dicembre 2020
    • Un giornalismo im – PEC – cabile…

      9 Novembre 2020
    • Quello del giornalista è un mestiere che ti mette al cospetto di cose meravigliose e di tremende miserie. Qui c’è il racconto della professione, a 360°. Ma vista anche dal di dentro, con tutti i suoi paradossi.
  • rockaroundtheroll

    rockaroundtheroll

    • Se trionfa l’edonismo dylaniano

      8 Gennaio 2021
    • Tender was the night

      29 Dicembre 2020
    • Neil Young, comes a time…

      12 Novembre 2020
    • “My my, hey hey” …Riflessioni, racconti, ricordi, invettive, avventure, concerti, recensioni, malinconie, zingarate e epopee legate alla musica e a quello che le ruota intorno. Perché it’s NOT only r’n’r’.
  • hodoiporìa

    hodoiporìa

    • Il ri-viaggio del viaggiatore

      10 Gennaio 2021
    • Il fascino del Rio delle Amazzoni. Risalito in barca 40 anni fa

      5 Gennaio 2021
    • 1967: toccata e fuga (in nave) a New York

      20 Dicembre 2020
    • Percorsi (anche trasversali e a volte perfino a ritroso) raccontati da un viaggiatore di mestiere. Per scoprire se davvero la parte più bella del viaggio è il percorso che ti porta a destinazione. O quello che la circonda.
  • a convivio

    a convivio

    • A Natale il dolce si mangia, si cucina, si legge, s’impara

      15 Dicembre 2020
    • Gambellianità, il “virus buono” degli enologi

      24 Novembre 2020
    • La Cina, il vino e la “rivoluzione nazionalista”

      15 Giugno 2020
    • Chi l’ha detto che mangiare (e bere) non è una cosa seria? “Sei quello che mangi”, dice qualcuno. Io aggiungo: sei anche quello che bevi. Per non parlare di quelli con cui lo fai, di dove lo fai, di come lo fai…
  • ruralia

    ruralia

    • Le braccia degli esperti sottratti all’agricoltura

      13 Giugno 2020
    • Franco Scaramuzzi, georgofilo per antonomasia

      7 Gennaio 2020
    • L’oliveto agririvoluzionario di Gaudenzi

      20 Novembre 2018
    • L’agricoltura non è solo un’attività economica, ma una categoria dello spirito. Se è pure un retaggio del sangue, peggio (o meglio) ancora. Ci sono molte spigolature per osservarla: da qui si contemplano tutte.
  • così è se vi pare

    così è se vi pare

    • IL BRUTTO DEL CALCIO

      10 Dicembre 2020
    • Le case con l’agenda intorno

      16 Marzo 2020
    • I vecchini a perdere e le frontiere chiuse al tempo del coronavirus

      24 Febbraio 2020
    • Polemiche, opinioni, dialoghi, punti di vista, malizie, nequizie sullo strano mondo in cui ogni giorno capita d’imbattersi. E che spesso vale la pena di essere commentato, perché così è se vi (e mi) pare!
  • terza pagina

    terza pagina

    • Dopo di lui, il Dio selvaggio

      24 Settembre 2019
    • Ke kasino adesso, Niki

      21 Maggio 2019
    • PEPITE OLIMPICHE: UN’INCREDIBILE STORIA DI PERIFERIA ITALIANA

      5 Dicembre 2018
    • Ci si può interrogare una vita intera senza capire né capirsi sul significato del termine “cultura”. Così, per non sbagliare, qui si parla di tutto ciò che, per me, è “culturale”.
  • battiti di ciglia

    battiti di ciglia

    • Un chicco d’uva al giorno con l’agenda intorno

      13 Gennaio 2021
    • Dalla terra al cielo, l’ultimo raid di Hubert

      10 Gennaio 2021
    • Vi manca l’agenda 2021? Andate in cantina!

      4 Gennaio 2021
    • I giorni sono fatti di ore e le ore passano in fretta, come un battito di ciglia, rendendo presto quasi tutto obsoleto. A meno che qualcuno non riesca, secco e conciso, a raccontare i fatti quotidiani. Come avviene qui.
Home
hodoiporìa

A cavallo del tempo tra Samoa e Kava(sutra?)

Stefano Tesi14 Maggio 2019
hodoiporìa0 Comments36 views

di URANO CUPISTI
Ricordi di un giro del mondo a cavalcioni dell’International Date Line, la linea che taglia il Pacifico e segna il punto di passaggio da un giorno a quello successivo. Una sorta di surf nel tempo e languori da bevande afrodisiache.

 

Correva il 1979 e il mio scopo era rivivere quell’emozione provata durante il primo giro del mondo compiuto con mio padre nel remoto 1964 quando, in navigazione verso est, oltrepassammo l’IDL, International Date Line, tra i fischi emessi dalla nave per attirare l’attenzione di altre unità o semplicemente per festeggiare a bordo l’avvenimento.
L’IDL è quella linea immaginaria che delimita il cambiamento di un giorno di calendario con il successivo. Attraversa l’Oceano Pacifico da nord a sud o viceversa, ma non è affatto rettilinea: seguendo logiche politiche e commerciali zigzaga infatti tra le numerose isole della Polinesia e Micronesia.
Divertirsi per pochi attimi, percorrendo la lunghezza della nave per “saltare” da un giorno all’altro in avanti o indietro e, nell’immaginario, correre verso il futuro o ritornare al passato, era uno spasso. Un cronomeccanismo sei protagonista.
L’improvviso e forte turbamento determinato da quei fischi me lo portai dentro a lungo, nella speranza che un giorno l’avrei riprovato. Ma se nel 1964 l’emozione durò solo pochi minuti, nel viaggio del 1979 doveva durare invece ben venti giorni, quanti ne avevo programmati per saltellare a cavalcioni della Linea, in compagnia con le genti del posto.

Eppure, lo confesso: al momento cruciale, l’unico a emozionarsi fui io. Gli altri vivevano quegli attimi di “pura immaginazione” come se essa non esistesse. Normalità trascurabile.
Raggiunsi Honolulu e da lì le Samoa orientali e/o americane, più precisamente l’isola di Tutuila con capitale Pago Pago, rimanendo ad oriente del IDL. Non mi trattenni molto perché era già meta di un turismo di massa a stelle e strisce che dava la percezione di vivere all’interno di un grande villaggio, con tanto di animatori.
Il mio desiderio predominante, quasi un’ossessione, era invece di viaggiare a ritroso nel tempo, tornare nel giorno prima, “ringiovanire di 24 ore”. Non mi crederete ma arrivare nell’isola di Upolu e nella sua capitale Apia e leggere sul display dell’aeroporto ancora la data di un giorno fa mi fece sentire come fossi una sorta di Alexander Hartdegenun ne “La macchina del tempo” di Wells, ma al contrario: proiettato cioè nel passato anzichè nel futuro.

Quel personaggio mi piaceva e l’immedesimarmi in lui, che corre nella mostruosa macchina per passare da un’epoca ad un’altra, per me fu ancora una volta motivo di forte emozione.
Rimasi alle Samoa, quelle del giorno prima, per dieci giorni, andando alla scoperta di flora, fauna e tradizioni secolari. Inutile dire che vissi i giorni immerso in un paradiso dove, fuori città, si viveva nei fale completamente aperti, senza nemmeno le porte, con indosso parei coloratissimi e nient’altro. Insomma un tuffo nel passato che sembrò essere non solo di un giorno ma di un’epoca.
Il “senso” delle Samoa stava del resto tutto racchiuso in un cartellone: “The last place to experience the sunset each day in the world”: l’ultimo tramonto al mondo si ammira qui. Splendide spiagge di sabbia bianca, palme piegate dai venti, il silenzio della lagune lungo le due isole, Upolu e Samoa. Stare bene con se stessi e con gli altri e partecipare all’antico rito del Kava, la bevanda inebriante e afrodisiaca polinesiana meglio conosciuta come “droga del Pacifico”.
Si ricava dalle radici di un arbusto della famiglia delle Piperaceae, il Piper methysticum Forst, il cui principio attivo è formato dai kavalattoni, “premasticate” da giovani con buoni denti e donne in età fertile. La masticazione viene compiuta lentamente e solennemente, facendo attenzione che il succo che si accumula in bocca non sia inghiottito ma sputato, insieme alla fibra masticata, in una grande bacinella dove viene poi aggiunta acqua. Il tutto viene quindi filtrato per ricavarne un liquido di color giallastro (all’apparenza onestamente vomitevole), che è il prodotto finale della lavorazione, pronto per essere ingerito.

Il sesso c’entra?
Eccome, ve lo posso garantire.
Secondo alcuni miti il kava ha origine dai genitali femminili, alcune altre credenze identificano invece il kava con il pene maschile in erezione.
E così, grazie all’aiutino della bevanda inebriante, con l’aggiunta di musiche languide e danze sinuose, può accadere che il mattino dopo non ti ricordi come sei finito a giacere nudo in quel fale che non era il tuo.

Condividi:

  • Condivisione
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

afrodisiacoAlexander HartdegenundrogafalehonoluluidlInternational Date Linekavamacchina del tempomicronesiaoceano pacificopolinesiasamoasesso

Share On
Previous ArticleTutti adusi all'abuso (della professione)
Next ArticleGARANTITO IGP. Salina: capperi o Malvasia?

Related Posts

  • V&P. In barca con Alan, circondato dai leoni marini della Baird Bay

    Stefano Tesi7 Novembre 2020
  • Ospite (a sorpresa) dell’imperatore di Tonga!

    Stefano Tesi6 Giugno 2019
  • V&P. Cassaforte della mafia sarà lei!

    Stefano Tesi9 Gennaio 2019
  • Tra fame e sesso: alle radici del mangiar pensante

    Stefano Tesi28 Ottobre 2018

Leave a Reply Cancel Reply

Your email address will not be published.

AVVISO NUOVI POST

se desideri ricevere in automatico tutti i nuovi post pubblicati su Alta fedeltà, compila il modulo: è gratis e puoi interrompere quando vuoi
Loading

Tag

abolizione pubblicisti (44) aset (43) carta di firenze (108) ccnl giornalisti (66) chianti classico (50) contratto giornalisti (91) deontologia giornalistica (41) diventare giornalista (43) enzo iacopino (107) equo compenso (209) esame da giornalista (46) federazione nazionale della stampa (131) fieg (53) fnsi (232) franco siddi (71) freelance (80) giornali (40) giornalismo (123) giornalisti (101) giornalisti autonomi (73) giornalisti cococo (61) giornalisti collaboratori (70) giornalistificio (44) giornalisti freelance (195) giornalisti precari (216) giornalisti pubblicisti (49) inpgi (83) lavoro autonomo (81) marchette (61) odg (240) ordine dei giornalisti (291) pandemia (41) precari (68) precariato (133) pubblicisti (103) regione toscana (43) riforma ordine dei giornalisti (45) rinnovo contratto giornalisti (41) sangiovese (66) sindacato dei giornalisti (43) tariffario giornalisti (106) tesserino da giornalista (49) turismo (40) viaggiare (55) vino (104)

Articoli recenti

  • Il ri-viaggio del viaggiatore

    10 Gennaio 2021 15:59

  • Se trionfa l’edonismo dylaniano

    8 Gennaio 2021 15:20

  • Il fascino del Rio delle Amazzoni. Risalito in barca 40 anni fa

    5 Gennaio 2021 08:00

  • Tender was the night

    29 Dicembre 2020 12:13

I MIEI VIDEO

IN EVIDENZA

  • Censimento dei giornalisti freelance italiani: io ci sto!
  • Gruppo IGP: il blognetwork dei Giovani Promettenti!

www.alta-fedelta.info è un supplemento di SOS Crete Senesi
Direttore responsabile: Stefano Tesi – direttore@sos-cretesenesi.net - Direzione e redazione: Loc. Monte Sante Marie – 53041 Asciano (Si) –
Autorizzazione Tribunale di Siena n. 07 del 10/10/2009 – Tutti i diritti sono riservati.
Ali editoria & comunicazione s.a.s – web design e web marketing
Informativa Cookie

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkLeggi di più