Il calendario del 2023 sarà uguale a quello del 2017 e del 2006 ma, per effetto dell’inesorabile trascorrere del tempo e del mutare di abitudini, trovare vecchie agende è sempre più difficile.

 

Molti mi sollecitano il tradizionale articoletto che pubblico ai primi di ogni anno nuovo sul riciclaggio delle vecchie agende cartacee rimaste intonse nei cassetti. Cosa possibile perchè, ciclicamente, succede che il millesimo nuovo e uno del passato abbiano il calendario identico: basta scovare qual è e trovare in cantina l’agenda dell’anno corrispondente.

Facile per chi, tendenzialmente, non ha mai buttato via quei preziosi oggetti, un tempo così diffusi e regalati in serie, anche se rimasti inutilizzati.

O meglio, abbastanza facile ma sempre meno facile.

Motivo per il quale avevo finora omesso di far uscire l’articolo, trovando l’argomento ormai tendenzialmente obsoleto.

La ragione è semplice e duplice.

Prendiamo il 2023: avrà il calendario uguale a quello del 2017, quindi in apparenza dovrebbe sembrare un gioco da ragazzi risalire indietro, tra le cianfrusaglie di solo qualche anno fa.

Primo errore: nel 2017 le agende cartacee erano già diventate una rarità, sepolte nell’uso comune da quelle elettroniche, e se era già improbabile averne una, lo era ancora di più averne due, una delle quali lasciata poi in bianco per sè e non, ad esempio, regalata a chi ne aveva bisogno.

Secondo errore: scartato per i motivi detti il 2017, il primo anno “buono” per trovare la coincidenza con quello appena iniziato (consultate qui l’apposito sito) è il 2006, ossia un anno già piuttosto remoto, le agende del quale non è facile che siano sopravvissute in soffitta e in cantina.

Insomma, a causa dell’inesorabile trascorrere del tempo, del mutare delle abitudini sociali e del fatale svuotamento dei ripostigli, le probabilità di trovare vecchie agente cartacee intonse da riciclare stanno vertiginosamente riducendosi.

Ancora un po’ e si dovrà rivolgersi ai rigattieri, pagando il reperto più caro che in cartoleria.

Dopodichè sarà la volta degli antiquari.

Ma forse sarà un’epoca in cui non sarà solo raro trovare l’agenda, bensì pure la penna per scriverci su!

Buon anno!