di LORENZO COLOMBO
Chateau Musar Red 2011: blend di Cabernet sauvignon, Cinsault e Carignan coltivati nei dintorni dei villaggi di Aana e Kefraya, nella Valle della Bekaa, in vigne di quarant’anni (e a volte di novanta).

 

Ci abbiamo pensato non poco prima di inserire questo vino nella nostra rubrica settimanale perchè anche se ha ormai dodici anni, è in realtà in commercio solo da cinque. E’ infatti prassi di Gaston Hochar quella di immettere sul mercato il Chateau Musar Red sette anni dopo la vendemmia. Ma vista l’emozione che la bottiglia ci ha suscitato abbiamo deciso di procedere e condividerla con gli altri Giovani Promettenti.

Il Chateau Musar Red è prodotto con un blend tra Cabernet sauvignon, Cinsault e Carignan in proporzioni variabili, secondo dall’annata.
I vigneti sono situati nei dintorni dei villaggi di Aana e Kefraya nella Valle della Bekaa, su suoli calcarei ghiaiosi, l’età media delle viti è di quarant’anni anche se ci sono ancora alcuni ceppi risalenti agli anni Trenta del Novecento. La resa è bassissima: varia tra i 15 ed i 35 ettolitri per ettaro.

La Valle della Bekaa si trova a circa 30 chilometri ad Est di Beirut e si estende tra Libano e Siria, per una lunghezza di circa 120 chilometri ed una larghezza media di 16. In pratica è un altopiano con un’altezza media di 1.000 metri delimitato ad Est e ad Ovest da due catene montuose che si spingono sin oltre i 3.000 metri d’altitudine. Il clima è mediterraneo con precipitazioni piuttosto scarse, soprattutto al Nord.

Gaston Hochar iniziò a produrre vino nella Valle della Bekaa nel 1930, quando i confini del Libano non erano ancora stati definitivamente tracciati. Di conseguenza, per essere sicuro che la sua cantina rientrasse nel territorio libanese, la costruì a Ghazir, ad oltre due ore e mezzo di distanza dai vigneti.
Questo, anche a causa della situazione politica, è fonte di vari problemi di sicurezza durante la vendemmia.

Serge, il figlio di Gaston, dopo aver studiato enologia a Bordeaux sotto la guida di Emile Peynaud, rilevò nel 1959 l’azienda del padre e le diede la propria impronta, sviluppando l’attuale ricetta del Chateau Musar Red nel 1970 e facendo conoscere i suoi vini in tutto il mondo (Serge è morto nel 2014). L’azienda ora è gestita da Gaston, che si occupa della cantina, dal figlio Marc, che cura l’aspetto commerciale, e dai nipoti.

L’annata 2011 fu un’annata difficile ed atipica, con inverno freddo e da precipitazioni abbondanti nei mesi di aprile e maggio, condizioni che hanno causato un fioritura assai tardiva ed una maturazione delle uve ritardata.
La vendemmia è infatti iniziata il 22 settembre con la raccolta di parte del Carignan, è poi stata interrotta a causa delle piogge che hanno creato problemi soprattutto per il Cinsault, e si è quindi conclusa il 13 ottobre.

La fermentazione separata delle uve s’effettua in vasche di cemento tramite lieviti indigeni, dopo sei mesi il vino viene posto in barriques di rovere francese di Nevers dove s’affina per un anno, due anni dopo la vendemmia viene effettuato il blend e quindi il vino viene rimesso in vasche di cemento prima di essere imbottigliato. Nel nostro caso l’imbottigliamento è stato effettato nel 2014 e il vino è stato messo in commercio nel 2018.

Il colore è granato profondo, compatto e luminoso.
Intenso al naso, ampio, complesso ed elegante, note surmature, prugna secca, ciliegia matura, quasi sotto spirito, balsamico, legno dolce, caffè e cioccolato, speziato, pepe, vaniglia, cardamomo, leggeri accenni selvatici.
Dotato di buona struttura, succoso, presenta note piccanti che rimandano al pepe, vi ritroviamo la ciliegia sotto spirito, il cioccolato ed il caffè, buona la sua vena acida, tannini morbidi e ben integrati, note di vaniglia, lunga persistenza.

 

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