A tutti i giornalisti capita di ricevere comunicati a volte doppi o tripli. Mal di poco: può succedere di essere inseriti in più mailing list parallele. Si cancellano gli esuberi, si legge il comunicato e via.
La cosa diventa fastidiosa (eufemismo) quando i doppioni sono quadrupli, pesano quanto il pdf dei tre canti della Divina Commedia (intasando così le caselle di posta) e i mittenti restano sordi a qualunque segnalazione, richiamo, invito o incazzatura.
Per carità, capisco gli invii massivi, le mailing comprate e usate senza criterio nè la minima conoscenza di chi c’è dentro, diciamo pure a caso (oggi mi hanno chiamato al cellulare per sapere se via mail avevo ricevuto l’invito per domani all’inaugurazione di una pasticceria milanese, appena 400 km da casa mia…) ma, vivaddio, sempre e solo nel primario interesse dell’agenzia e non dei poveri giornalisti, sia chiaro, una-revisione-annuale-una degli elenchi qualcuno la dovrà o vorrà pur fare? Mi risulta tra l’altro che esistano eccellenti ed economici strumenti elettronici per la bisogna.
No, perchè di questo passo i quattro comunicati identici ricevuti oggi diventano otto l’anno prossimo e la pazienza ha un limite.
Poi nessuno si meravigli se la gente comincia a deviare automaticamente certuni in spam o a bannarli definitivamente.