Chi ricorda la pubblicità Tv di “Gioffreda, che la casa arreda”? Quella “negativa, all’americana, oh yeah“?

Ecco, quindi, 5 BUONE RAGIONI PER NON VOTARMI:

1) Non sono un habituè di poltrone e cariche: mai fatto parte di consigli, sinedri, consulte nè in Odg, nè in Fnsi.
2) Non mi candido per ambizioni personali, nè perchè mi senta investito dal Verbo, ma solo perchè amici e colleghi me l’hanno esplicitamente chiesto, ritenendomi competente in materia di professione giornalistica.
3) Non ragiono, nè ho mai ragionato, in termini di schieramento, militanza, appartenenza, colore, parrocchia o partito.
4) Non mi interessano le beghe interne e i personalismi, mi sta a cuore invece una professione che sta affogando rapidamente senza che gran parte dei giornalisti se ne accorgano. Sembra di essere sul Titanic.
5) Non ho paura di litigare, di confrontarmi, di dissociarmi, di difendere le mie idee, di combattere le battaglie scomode e di abbracciare le cause impopolari.

Ed ecco, invece, 5 BUONE RAGIONI PER VOTARMI:

1) Corro da solo, ma non sono “contro” e quindi “alternativo” a nessuno: votarmi consente di votare con me anche altri 5 professionisti, di qualsiasi orientamento.
2) Ho un patrimonio di esperienza vasto e una conoscenza trasversale della professione. Sono per scelta freelance “puro” dal 1987 e ho lavorato per ogni tipo di giornale: quotidiani, periodici, tv, radio, stampa locale, nazionale, internazionale. Ma ho lavorato anche in redazione, quindi so bene come funziona la “macchina” e quali sono le dinamiche, i problemi, le frustrazioni, le esigenze di chi sta “dentro” ai giornali.
3) Per anni mi sono esposto di persona (nell’Odg, nell’Fnsi, nell’Ast, nei gruppi di specializzazione e nelle associazioni tra giornalisti) sull’iniquità dei contratti e sull’inadeguatezza della legge sull’Ordine. Ora vorrei passare dalla protesta all’azione.
4) Per altrettanti anni ho, in privato e gratis, assistito, consigliato, appoggiato decine di colleghi in contrasto (e in causa) con editori e direttori, mettendo a loro disposizione esperienza e conoscenze.
5) Ho fatto della difesa della deontologia professionale e della formazione due pilastri della mia attività: non per conformismo o moralismo, ma perchè sono convinto che senza di esse la dignità della professione giornalistica scompaia (come in effetti sta scomparendo), travolgendo tutta la categoria.

CHI MI VUOLE VOTARE, SCRIVA “STEFANO TESI” IN UNA DELLE SEI RIGHE BIANCHE MESSE SULLA SCHEDA SOTTO LA VOCE “CONSIGLIO REGIONALE – PROFESSIONISTI”. E GRAZIE COMUNQUE!