Leggo dalle cronache di un autorevole quotidiano la notizia, finora inspiegabilmente ignorata dai media, di un’invenzione rivoluzionaria che potrebbe cambiare le sorti della società mondiale in materia di sicurezza e di prevenzione delle catastrofi: le bombole di gas GPL che, in caso di incendio o di alte temperature, anzichè esplodere, come di norma accade, “implodono”.
Avete letto bene: così riferisce un valente cronista raccontando di un incendio in un campo rom abusivo invaso dalle fiamme.
E’ fantastico, con credete?
Anzichè fare boom e scoppiare, con conseguente incendio disastroso, crolli, schegge e onda d’urto, i pericolosi contenitori di nuova generazione si accartocciano su se stessi, collassano, si rattrappiscono come un soufflè venuto male. Puff!
Resta da capire se facendo rumore o addirittura in silenzio.
Con loro implodono la lingua italiana, la scuola che la insegna e il nostro disgraziato mestiere.