Già tempo addietro raccontai degli allegri gitanti che, tra chilometri di strade bellissime e paesaggi abbacinanti, decisero di parcheggiare il camper proprio nei cinquanta metri intercorrenti, lato camposanto, tra l’ingresso del cimitero e una piazzola con decine di cassonetti maleodoranti, corredati da insetti e ratti d’ordinanza. E me ne stupii.

Ieri sera, rientrando, ho visto anche di peggio.

Due-camper-due parcheggiati, nonostante i circostanti chilometri di strade bellissime etc, davanti all’ingresso dello stesso camposanto. Le allegre famigliole avevano scaricato tavolo e seggioline e banchettavano lieti per una gaia cenetta vista morto.

Comunque i fiochi lumini delle tombe creavano un’atmosfera suggestiva…

Io, mah!