I tapino giace supino sul selciato sporco e rovente, in pieno sole, volgendo l’occhio acquoso alla cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore. Il capo pietosamente coperto da un berretto da baseball color fluo. La maglietta intrisa di sudore. La nuca madida sollevata da terra e protesa in avanti. Qualcosa, penso, gliela terrà sostenuta per evitare il contatto col suolo.
La gente attorno lo guarda interdetta, indecisa sulla farsi. Lui stringe nel pugno il cellulare. Forse chiama l’ambulanza, o la moglie, o un amico per chiedere aiuto.
Poi ha un sussulto. Uno scatto repentino. Prima si gira su un fianco. Quindi, faticosamente, si alza e si allontana.
Ora ho capito: si era sdraiato a terra per fare una foto. Evidentemente gli mancava la giusta prospettiva per uno scatto artistico al Duomo.
Firenze, 25/7/2024, ore 17.00.