Non è mica vero, come diceva l’illustre professore, che “i social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli.”

In realtà solo la metà degli imbecilli puri blatera e discetta, l’altra metà non essendo in grado di articolare pensieri, né di esprimerli.

Chi invece imperversa, perché interviene nella totalità, sono i mezzi imbecilli, i quali sono infinitamente più numerosi degli imbecilli puri e tendono a credersi intelligenti, perché colgono qualcosa delle cose, senza ovviamente coglierle per intero ma, non rendendosi conto di ciò, pensano che il poco che hanno afferrato sia il tutto e vaniloquiscono di conseguenza.

Diciamo che sono menti miopi: vedono a un palmo e scambiano il pulviscolo con le galassie.