Colossale autosputtanamento del solito, ladrissimo e bugiardissimo corriere con – un volta tanto – mio puro godimento.

Costoro sono veramente fantastici.

Come al solito simulano la consegna: non vengono ma, scemi, mettono per iscritto sul tracking che sono venuti e però in casa non hanno trovato nessuno.

Gli scrivo e, oltre a trattarli come meritano, faccio presente che in casa c’erano, me compreso e pronte a testimoniare, anche altre quattro persone. Alle quali oltrettutto non ha fatto per niente piacere, essendo loro lì per lavorare, scoprire che qualcuno ha messo nero su bianco che invece erano assenti, consistendo ciò in una pura calunnia, ossia un reato.

Segue consueta email di contrizione formale da parte del povero responsabile del corriere.

Ma la cosa non finisce qui.

I furbissimi mi chiamano infatti dal centro di smistamento di una provincia diversa dalla mia, col lodevole intento di chiarire l’equivoco.

E invece scatta l’autogol.

Si scopre infatti che loro erano convinti di dover portare il pacco in una località da tutt’altra parte, tipo Castelnuovo Pinco, dove io ovviamente non abito nè ovviamente ho un recapito, anzichè Castelnuovo Pallino, ov’è ubicata la mia dimora.

In pratica hanno confessato da soli, e sempre nero su bianco, di non aver mai tentato la consegna di un bel nulla, perchè nemmeno sapevano dove e a chi consegnare. Altro che “il destinatario non è in casa”.

Gli interminabili secondi di imbarazzato silenzio del povero addetto che annaspava mentalmente alla ricerca di qualche parola di giustificazione mentre io, assai perfidamente, plumbeo tacevo nell’attesa, mi ha ripagato di alcune decine di incazzature precedenti.