Dopo la comica in corso in Giappone, dove non sanno più come fare a far trascorrere le tre ore di tempo massimo senza correre ma fingendo di sì, è quasi certo che nella stagione 2023 i gran premi saranno 39, dei quali (per lo “spettacolo”, si capisce), almeno una mezza dozzina si disputeranno in pieno inverno e quindi sulla neve.
Oppure in paesi tropicali, ma talmente ricchi da poter costruire circuiti con la neve artificiale.
Invece della safety car ci sarà un ex campione dello sci a fare da apripista e saranno ingaggiati una decina di ex piloti per intrattenere il pubblico durante le inevitabili pause dovute alla giustamente rigorosa applicazione dei regolamenti: verifica dell’allacciatura delle scarpe dei concorrenti come da decalogo Fia, esame dei requisiti morali delle consorti,, accertamento dell’immunità da vizi gravi (dita del naso, flatulenze anche in privato).
Nella stagione fredda, previsto l’utilizzo obbligatorio e combinato di gomme da neve, battistrada chiodati e catene.
Preannunciati warning disciplinari in caso di lancio di palle di neve tra concorrenti.
Vanzini di Sky già sta facendo gargarismi per esercitarsi a dire in sequenza pall position, pall position, pall position anche se le uniche che girano, e che si rompono, sono quelle degli spettatori.