Non ho elementi per giudicare obbiettivamente il tasso di creduloneria della popolazione mondiale, ma su quello degli italiani è facile rispondere: un tasso altissimo.

Non si tratta delle opinioni che hanno, ma di come se le formano, di come le argomentano, di quanto sono in grado di capire, approfondire, discernere, essere terzi rispetto ai fatti.

Risposta: quasi zero.

Da qualunque parte stiano sono militanti sordi, ciechi.

Tifano. Battibeccano come allo stadio. Giudicano le cose in base a chi le dice o al colore presunto, non in base al significato che hanno. Abboccano a tutte le propagande, come bambini. Nessuna capacità di analisi, di visione trasversale. Mai un dubbio, un’esitazione.

La politica e la stampa non li aiutano, è vero, dipingendo comunque realtà aprioristiche e manichee che alimentano lo scontro frontale, il muro contro muro, la logica manichea.

Infanti manipolati.

Che pena.