Che la rete, in tutte le sue derivazioni, nasca a scopo militare e poi si trasformi nel più formidabile e capillare strumento di vendita, marketing e propaganda della storia, non mi pare una scoperta copernicana.

Né mi sembra sorprendente, quindi (anzi lo definirei perfino ovvio), che chiunque la utilizzi a quegli scopi: dalle grandi potenze più o meno occulte, per pilotare l’opinione pubblica globale, al tabaccaio sotto casa che prova a smerciare più biglietti della lotteria di Capodanno.

Ciò che invece mi pare stupefacente è che un gran numero di persone pensi di aver smascherato quest’arcano e, indignato, vantandosi denunci l’andazzo.

Dove?

In rete, si capisce.