Tutti i fedeli dileggiatori delle mie disavventure coi corrieri saranno lieti di leggere un nuovo episodio della saga. Stavolta però ben me ne incoglie, vista la possibilità grazie ad esso offertami di garantirmi finalmente un testimone diretto dello scandaloso disservizio. Che anzi è la sua vera vittima, ossia il malcapitato mittente.
La quale dal 15 aprile scorso cerca in ogni modo di farmi consegnare a casa un pacco scelleratamente affidato al più corrivo, menzognero, lavativo corriere d’Italia, plurirecidivo, da me ripetutamente minacciato di rappresaglie. Un pericoloso millantatore, un vizioso mentitore e un calunniatore professionale.
La povera ragazza ha dovuto infatti sorbirsi decine di balle circa la mia presunta irreperibilità e circa inesistenti tentativi di consegna (alcuni dei quali, secondo loro, messi in atto praticamente in diretta, cioè mentre ero a casa a scambiare messaggi col mittente. Tentativi asseriti dal marrano senza alcuna prova e, si capisce, mai effettuati).
Alla fine del giro, oggi, 2 maggio, l’infelice si vede ritornare il pacco a domicilio.
Lei è senza parole. Io le avrei, ma è meglio che taccia.
Per decenza non posso fare il nome dell’azienda di trasporto. Mi limiterò a dire che comincia per G, finisce per S e il nome è molto corto.