Ieri è mancato un amico. Un amico in carne ed ossa, intendo. E ora anche sul suo profilo crescono i messaggi di addio.

Al di là delle forme a volte poco condivisibili, è una cosa che si può capire. Neppure io mi sono sottratto questo rito, che non è, come può sembrare, solo un modo sbrigativo di congedarsi da qualcuno. Ha una sua spontaneità.

Poi però ho cominciato a fare conto degli amici scomparsi che erano su fb e il cui profilo, per tante ragioni, è rimasto. Ossia la maggior parte.

Mi accorgo che sono tanti, di ogni età.

Ogni tanto ne visito qualcuno.

E penso che, spogliato dell’attualità che dovrebbe connotare la piattaforma e rendere effimera ogni nota, ognuno di essi finisce per essere una sorta, a volte anche impietosa, di antologia di Spoon River digitale.

In tutta sincerità, non so se sia un bene.

Ma forse sì.