di LORENZO COLOMBO
Mormoreto 2007 Castello di Nipozzano Toscana igt Marchesi de’ Frescobaldi: se è vero che le bottiglie da 0,375 sono poco adatte ai lunghi invecchiamenti, ecco la classica eccezione!

 

Nel 2007 cadevano i 25 anni dalla prima produzione di questo vino, blend tra Cabernet sauvignon al 60%, Merlot al 25%,  Cabernet franc al 12% e Petit Verdot al 3%, messi a dimora presso il Castello di Nipozzano oltre 150 anni fa.
Per l’occasione la Marchesi de Frescobaldi ne produsse un’etichetta speciale.

Ne abbiamo scovato in cantina un esemplare. In realtà di tratta di una bottiglia da 375 ml che, se ricordiamo bene, ci era stata omaggiata in azienda durante una nostra visita di molti anni fa.
L’abbiamo affrontata con un certo timore – era già pronta una bottiglia di riserva – poiché temevamo sulla sua tenuta nel tempo.
Le mezze bottiglie non sono infatti l’ideale per un lungo invecchiamento dei vini, il diametro del loro collo, e di conseguenza il tappo usato, sono gli stessi delle classiche bottiglia da 750 ml, di conseguenza il passaggio d’ossigeno rapportato al contenuto di vino è percentualmente il doppio e questo causa in genere un invecchiamento più precoce.
Non è stato però questo il caso.
Il tappom è uscito integro e senza nessun segno di colatura, nonostante la bottiglia sia sempre stata conservata coricata. Altra bella sorpresa l’abbiamo avuta dal colore, di un granato profondissimo, con unghia ancora viva e vivace che sfumava impercettibilmente su note aranciate. Ma è al naso che maggiormente ci ha colpiti, ampio, elegantissimo, senza alcuna sbavatura né impercettibile nota ossidativa, anzi.
Di discreta intensità olfattiva ha i suoi punti forti nell’ampiezza e nell’eleganza dei profumi, terziari ovviamente data l’età, anche se non mancano i sentori fruttati che rimandano alla prugna matura, quasi secca,  e alla ciliegia matura, le note autunnali, con sentori di sottobosco e humus, balsamiche, con note di spezie dolci, vaniglia, accenni di caffè e cioccolato che ci hanno ricordato i pocket coffee, cogliamo inoltre leggerissimi accenni di liquirizia, pepe e salamoia e note mentolate.
Buona la sua struttura, il vino è asciutto, con tannino ancora vivo e graffiante, il caffè in polvere emerge netto accompagnato da sentori di cioccolato e menta, ritroviamo inoltre sia le note di prugna che di ciliegia e gli sbuffi di pepe, buona la sua vena acida come pure la persistenza.
In definitiva, davvero un gran bel vino.

Le uve provenivano dall’omonimo vigneto (Mormoreto) situato nel comune di Pelago, tra i 250 ed i 300 metri d’altitudine con esposizione sud, su suoli ora sono prevalentemente sabbiosi e ricchi di calcio e ora costituiti da alberese, ricchi di calcio e con molte pietre. Fu messo a dimora nel 1976 e la prima annata fu appunto il 1983. Già l’anno successivo non fu prodotto, com’è pure nel 1987, 1989,1992, 1998 e 2002, vendemmie non considerate all’altezza.

L’annata 2007 fu caratterizzato da una primavera e da un autunno temperato, con poche precipitazioni. Il mese di luglio è stato molto caldo nella sua prima metà poi le temperature si sono abbassate e ad agosto ha piovuto molto. La maturazione delle uve è avvenuta in ottime condizioni climatiche con giornate calde e soleggiate e notti fresche.

Dopo la fermentazione alcolica e la malolattica il vino è stato posto in barriques di rovere prodotte sia con doghe segate che spaccate in parte nuove ed in parte usate, dov’è rimasto per 24 mesi ai quali ne sono seguiti altri sei di sosta in bottiglia.

 

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