Mi sono speso più volte sia verso l’incomprensibile e provincialissimo abuso dell’inglese nella lingua italiana, sia verso il modo grottesco con cui l’italiota medio, con effetti esilaranti, spesso pronuncia quelle parole, di cui altrettanto spesso ignora il significato esatto.
Nulla però in confronto a un altro e servile vezzo nostrano, frutto di un malinteso senso di cortesia e di malcelato complesso di inferiorità: parlare in inglese quando si è in Italia e la stragrande maggioranza dell’uditorio è composto da connazionali.
Il peggio del peggio si raggiunge però quando gli annunci, tipo quelli ferroviari, sono fatti in inglese e le parole italiane sono pronunciate come Stanlio ed Ollio. Alla perniciosa sindrome si sono ovviamente adeguati anche alcuni navigatori.
Ora, voi immaginate di essere a NYC e sentire l’altoparlante annunciare che il treno per Broccolino è in ritardo e che bisogna prendere il boss…