Emilio Giannelli – con il quale condivido da sempre amicizia, contrada e cittadinanza – è uomo di spirito folgorante. Non lo si scopre adesso, naturalmente. Ma praticamente una ne fa e davvero cento (vignette) ne pensa. Anche perchè il Corriere della Sera, al quale da tempo immemorabile contribuisce quotidianamente, non sempre accetta certi suoi schizzi particolarmente dissacranti.
L’ultimo me l’ha descritto, tra grasse risate, ieri in un memorabile pranzo, ospiti a Montalcino di Francesca Cinelli Colombini.
C’era da commentare il fallimento del G7 siciliano a causa dei contrasti tra il presidente americano e la Merkel.
La sintesi grafica di Giannelli era strepitosa, anzi fulminante: un altochiomato Donald Trump che, stando in piedi con la schiena lievemente piegata all’indietro, nella tipica postura di chi si libera fisiologicamente, minge nell’Etna con lungo getto, facendo così sbollire la lava e uscire dal cono del vulcano un esile filo di fumo scuro.
Titolo: “Fumata nera“.
Un puro colpo di genio che non vedrete mai, perchè ritenuto dalla redazione troppo provocatorio.
Raccontato da me, anzichè disegnato da lui, non fa purtroppo lo stesso effetto.
Ma fa comunque sganasciare da ridere.
