Con amici fedeli organizzo (gratis) concerti. O meglio: esibizioni di grandi musicisti per pubblici piccoli, a volte minimi. In forma privata e per il piacere di farlo. No profit. La cosa più difficile è trovare il posto. Eppure, a gennaio, Jason McNiff (4/1) e Willie Nile (11/1) suoneranno. Per noi e per chi si prenota. A Clavesana, in Langa.

E’ una faticaccia, lo ammetto.
E frequenti sono le arrabbiature, le delusioni, la voglia di lasciar perdere.
Eppure, ogni volta che si va on stage, passa tutto.
Merito della musica e dei musicisti. Quelli che ascolti da una vita e con i quali, spesso, hai condiviso molto, sebbene a loro insaputa.
Non so che ci prese, nel 2010, a me e a un gruppo di amici appassionati di r’n’r (quelli del gruppo informale della Scuola Esegetica Fiorentina), quando pensammo di metterci, per una volta, dall’altra parte della barricata e provare a chiamare i nostri artisti preferiti ad esibirsi per noi. Esperienza zero, budget zero, professionalità zero. Conoscenza della musica tanta, quella sì, ammettiamolo. Ma tra ascoltare e organizzare ce ne corre.
Eppure nacque il Crete Senesi Rock Festival (qui): concerti per molti, ma non per tutti, in luoghi d’eccezione.
Poi l’idea di trasformare il festival in random festival: cioè itinerante, per essere fatto dove si poteva, quando si poteva, se si poteva. Nella forma dell’house concert: in case e luoghi privati, solo a invito, senza biglietto da pagare. Una quota pro capite per coprire le spese e via. Una sorta di autofinanziamento.
Oppure proprio nulla da spendere (escluso il tempo, le notti insonni, le discussioni e i viaggi), se si ha la fortuna di trovare qualcuno più sensibile degli altri, che coglie il senso del nostro messaggio e si accolla l’esborso.
Ecco, stavolta l’abbiamo trovato. Un partner ideale, perchè con lo spirito del festival condivide uno dei punti fondamentali: l’amore per la ruralità, il concetto che non è necessario essere tanti e che il bello non è necessariamente un fenomeno di massa.
Si chiama Clavesana, come il paesino che la ospita. E’ una cantina delle Langhe che produce Dolcetto. Anzi, che di sè dice (qui) “Siamo Dolcetto“.
Non c’è stato molto da spiegare: è bastato far ascoltare un po’ di musica, parlare un po’ di marginalità (musicale, rurale, geografica), avere un convegno sull’agricoltura che sembrava attagliarsi perfettamente al messaggio del festival e l’intesa è nata subito.
Morale: due grandi come Jason McNiff (qui e qui) e Willie Nile (qui e qui), si esibiranno nella chiesetta di campagna di Sant’Anna alle Surie (con neve gradito optional) di Clavesana, CN, rispettivamente venerdì 4 e venerdì 11 gennaio. Col consenso del parroco. E per gli invitati: ovvero i soci della cantina e i primi 40 fan che si prenoteranno (info qui). Gratis, è ovvio.
C’è chi dice che siamo pazzi.
Sì, siamo pazzi.
Però che soddisfazioni