C’è stato un tempo in cui “certe notti indimenticabili” (cit.) mi hanno insegnato molto. Oggi, quelle stesse notti mi ricordano sempre più spesso quanto imparato allora e quanto tutto abbia un inizio e una fine, i cicli si chiudano, ogni cosa abbia una scadenza, sebbene spesso non segnalata sulla confezione.

C’è chi la chiama saggezza, ma a me sembra solo una clessidra con la parte alta rimasta scarsa di sabbia.

Qualcuno scriveva di sentire la giovinezza come una corda ancora in grado di reggere lo sforzo. Se ciò è vero, allora anch’io mi sento giovane. Solo che comincio a chiedermi se, di reggere quel peso, valga ancora la pena.

E lo dice pure il mio medico, quando mi avvisa di stare attento a non prendermi un’ernia.