Al di là dell’efficacia vera o presunta dello strumento, che un candidato alle politiche faccia autopropaganda anche sui social mi pare normale e perfino ovvio.
E’ ancora più ovvio che gli amici in carne ed ossa e pure quelli virtuali, con cui ho però una certa frequentazione e familiarità, mi mandino (sebbene nella quasi certezza dell’inutilità del gesto) i loro “santini” elettorali: onestamente mi stupirei del contrario.
Mi pare anche abbastanza normale, sebbene già un po’ più triste, che, pari mezzo, gli amici militanti di questo o quel partito facciano campagna elettorale indirizzandomi su FB i loro volantini.
Certo, comunque, non gliene voglio per questo.
Altro paio di maniche sono i perfetti sconosciuti, in senso assoluto o anche social, che mi ammorbano su Messenger, tentano di ammorbarmi la bacheca (per fortuna presidiata) e perfino mi chiedono l’amicizia a solo scopo propagandistico.
E’ vero, anche ciò in ottica di campagna elettorale è normale.
Ma a me risulta estremamente fastidioso, anzi irritante.
Avviso pertanto che non solo tutte le pelose tese di mano finalizzate alle urne saranno respinte e bannate senza alcuna pietà, ma che i responsabili saranno soggetti a mia personale gogna mediatica.
Estraneo rompicoglioni avvisato, mezzo salvato.