Avevo giurato “mai più rock obituaries”. Ma la scomparsa di Robbie Robertson mi devasta e segna il punto di non ritorno dell’inarrestabile deriva anagrafica fatalmente in corso.
Pochi parevano avere l’aura (ridicola, lo so) dell’immortalità come lui. Forever young, sembrava. O almeno sembrava un vecchio destinato a durare in eterno. Pura illusione, ovviamente.
Take a load off, Robbie.