Se è vero, come mi dicono (e non ho motivo di dubitarne), che FB è ormai, almeno prevalentemente, il social della gente “matura”, non vedo che male ci sia se, ad usarlo, è appunto la gente matura: mi viene istintivo frequentare persone della mia generazione o interessi e non m’importa nulla, invece, di fingere di avere amici sedicenni o ventenni. Anche perché, nel caso, nessuno mi vieta di bazzicare social più giovanili. Solo che non mi ci ritrovo troppo. E mi pare molto logico che i più giovani trovino naturale incontrarsi in luoghi, virtuali o meno, affini ai loro linguaggi, cultura, argomenti.

Anzi, per dirla tutta, mi pare che spesso la retorica dei contenitori intergenerazionali per forza sia anche più patetica degli stessi incontri tra chi, per ragioni anagrafiche, ha poco o nulla da dirsi.