E’ umano, lo so. E ognuno tiene famiglia. Quindi alla fine un po’ d’indulgenza (solo un po’, però) ci vuole.
Comunque l’affanno tra il fastidioso e il patetico di molti uffici di pubbliche relazioni – per i quali per 361 giorni all’anno non esisti, o meglio esisti solo di striscio nè loro si peritano (come è loro pieno diritto, sia chiaro) di nasconderlo – di attirarti in imperdibili appuntamenti inutilissimi alla fiera veronese, per non deludere il committente che sennò s’incazza dei vuoti pneumatici ai suoi “eventi”, è sempre un divertente effetto collaterale della presenza a Verona. Coll’aggiunta, però, che ogni volta, ciò che alla fine stupisce non è certo il comprensibile opportunismo dettato dalla necessità, ma la miopia della strategia. Che dà bene l’idea della sostanziale vacuità del tutto.