Da giovedì scorso l’ineffabile corriere GLS (absit iniuria verbis) mi ammorba con due SMS quotidiani: quello mattutino annuncia trionfante una consegna per la giornata, quello serale annuncia rammaricato il mancato buon fine della medesima.

Così per sette volte consecutive.

Ovviamente si tratta sempre della medesima spedizione.

Da notare l’ambiguità della dicitura prescelta per aggirare responsabilità dirette: abbandonata, dopo le mie minacce di querela, l’affermazione che il destinatario era assente e ridotto, per evitare l’eventuale richiesta di risarcimenti, l’uso della formula della fallita consegna, che poteva fare adombrare loro negligenze, adesso usano la neutrissima espressione “non andata a buon fine”.

Dove invece devono andare loro, e dove altresì io li mando, è viceversa chiarissimo.