Non so, forse è il caldo. Il caldo però c’è sempre stato e i turisti sono sempre sembrati quelli capaci (o forse motivati, essendo in vacanza) a sopportarlo meglio. Allora forse non è il caldo, ma l’imperizia. O ancora la testa piena d’aria o magari lo stomaco pieno di alcool. Oppure una banale convinzione d’impunità?
Non ho nulla contro i turisti in genere, ma onestamente e prima di tutto vorrei mettere al muro quei rompicoglioni di svizzeri che in patria sono inflessibili e qui ti sfarettano in autostrada se non ti scansi mentre loro se la godono a 200 kmh.
A parte ciò, se la memoria non m’inganna, oltre ai tedeschi ubriachi che l’anno scorso col motoscafo hanno ammazzato due innamorati in barca, quest’anno mi vengono in mente l’inglese col panfilo che ha speronato i velisti (altri due morti), la svizzera (sempre loro) che per ragioni che non ho capito è entrata col suv in un bagno di Forte dei Marmi distruggendone la pergola (zero vittime per miracolo) e i due sudafricani o neozelandesi che il giorno dopo con un altro suv hanno scorrazzato sull’arenile versiliano tra il panico dei bagnanti.
Oggi poi tocca a un australiano entrare in scooter agli scavi di Pompei, come se nulla fosse.
Bei tempi quelli di Gregory Peck e Audrey Hepburn belli composti sulla loro vespina…