Superstrada Siena-Firenze, tratto Tavarnelle, domenica mattina ore 9.30, temperatura esterna gradi 3. Faticando a credere ai miei occhi, a un certo punto supero un deficiente in monopattino che, intabarrato come un esploratore artico, cerca di stare in piedi nei trenta cm compresi tra la riga bianca e il guard rai, ondeggiando paurosamente agli spostamenti d’aria provocati dalle auto in sorpasso. Non sapevo se preoccuparmi o se augurargli una caduta, possibilmente non letale. Poi ci ho pensato e ho optato per la seconda.