Nel 2018 chiusi il mio storico e sempre attivissimo conto corrente presso un noto istituto di credito perchè, a causa di un disguido, per qualche giorno andai in rosso di circa cento/00 (100,00) euro, infrazione che mi fu gabellata come gravissima e che mi costò una chiamata con voce cavernosa del direttore, ragion per cui – saldata la penale da rapina fissata in cirillico sul contratto – furono sfanculati tanto la banca quanto il direttore medesimo.
Dalla stessa banca oggi 28/2/2024 ricevo un involontariamente comico assegno circolare di euro 7,12 (settevirgoladodici) con quindici farneticanti righe di spiegazione in bancario stretto che così sintetizzo: causa la verifica di erronei addebiti sul suo cc (NB: estinto nel 2018, ndr) alleghiamo il presente assegno “con il quale provvediata (sic!) alla restituzione di quanto non correttamente contabilizzato”.
Ho deciso di devolvere l’importante somma al fondo per la riscolarizzazione dei bancari asini.