Tra i corrieri, o più precisamente tra le aziende di trasporto, serpeggia un’evidente tendenza al masochismo.
Altrimenti non si spiega perchè, nell’ansia di giustificare le loro mancanze (di cui sono malfidatamente consapevoli), cerchino di giustificare pure le mancanze che non ci sono.
E, come sapete, il mio è da sempre un osservatorio privilegiato per l’individuazione di tali sindromi.
Ecco l’ultima.
Giorni fa mi arriva un pacchetto praticamente stritolato. A mia volta stritolo il mittente e il corriere, i quali tra mille scuse stragiurano di rispedire e di consegnare un articolo nuovo a tempo di record. Cosa che in effetti fanno: ieri l’agognato plico arriva (lasciamo perdere se lanciato oltre il cancello dal solito autista-genio, anzichè depositato nell’apposita cassetta(.
Bel bello spacchetto il tutto, verifico l’integrità del contenuto e archivio la vicenda.
Tutto finito?
Magari.
Poco fa ricevo un’email del corriere: “Ciao Stefano (ciao Stefano?!?),
purtroppo XXX ha riscontrato un problema durante il tentativo di consegna. Proverà di nuovo. Puoi contattare XXX per ulteriori informazioni”.
Autogol triplo:
1) Caro Stefano un c…o;
2) Il pacco è stato consegnato ieri e loro non lo sanno nemmeno;
3) Non è stato eseguito alcun tentativo (non mi sono mosso da casa) e quindi loro, come al solito, mentono.
Corrieremo nel gorgo muti.