Leggenda! Un corpulento collega, di sicure origini e fisiognomica nordiche, cerca inutilmente di insinuarsi all’ultimo posto di una strettissima e fittissima tavolata di assaggiatori. Chiama il personale e chiede con cortesia se sia possibile spostare un po’ in avanti il tavolo giustificandosi così (testuale) “Sorry, non sono lilliputtano!”.