L’Agricola Tamburini, chiantigiani di Gambassi, e la Douro Family Estates, quattro cantine portoghesi della zona del Porto, lanciano a sorpresa Douscana, un supervino metà Sangiovese e metà Touriga Nacional. Note particolari: intrigante. E elitario.
C’è chi fa politica e chi fa vino.
In questo caso si parla di chi fa vino: per il 50% col Sangiovese del Chianti, zona Gambassi, e per il 50% col Touriga Nacional, il più diffuso dei vitigni della valle del Douro, in Portogallo, dalla zona del Porto.
Di qua Emanuela Tamburini dell’Agricola Tamburini, col babbo Mauro, cinque generazioni alle spalle e 30 ettari di vigneto chiantigiano biologico (più 1500 metri di microvigna montalcinese per fare il Brunello), di là la Douro Family Estates, l’associazione di quattro famiglie di vignaioli – proprietarie di altrettante quintas per un totale di 92 ettari terrazzati sulle scistose e assolate sponde del famoso fiume portoghese che dalla Spagna scende fino a Porto – convinte dalle legge dei numeri a stare insieme per mettere in comune la struttura commerciale e la comunicazione.
Nel mezzo, un Prowein galeotto che fece nascere la pazza idea di una enojoint venture: far sposare la vibrante freschezza del Touriga Nacional con la potenza del Sangiovese, per creare una sorta di supertuscan (o un superportuguese?) comunitario.
Il risultato sono duemilaseicento bottiglie di un rosso corposo e scuro, dai riflessi violacei, un naso vellutato, morbidamente roccioso e intenso, cangiante, ricco di note dolci e mature ed eppure nevrile, che in bocca mescola corpo e freschezza, confettura e nervi, struttura e levità.
Si chiama Douscana e ci sono voluti cinque anni per metterlo a punto. Le due aziende vinificano le uve separatamente, poi il vino toscano viene spedito in Portogallo per la creazione del blend destinato a trascorrere alcuni mesi in tonneaux di rovere francese, sotto l’occhio e il palato attenti degli enologi Andrea Bernardini e Filipa Pizarro.
Un progetto ambizioso e un po’ pazzo che merita attenzione e fa tendenza, tutto rivolto al mercato dei connoisseurs, degli intenditori internazionali, dei grandi ristoranti, dei bevitori facoltosi.
Dicono sia da lungo invecchiamento, probabilmente sarà anche da lungo investimento.