Uno dei punti salienti emersi oggi nel corso dell’assemblea per decennale della Confederazione Liberi Agricoltori è stata la progressiva sovrapposizione, nel linguaggio della politica e nell’idea dell’opinione pubblica maturata attraverso le enunciazioni degli organi di informazione, tra le nozioni di agricoltura e di agroalimentare. Con la conseguenza di fare diventare le due cose intercambiabili, per non dire sinonimi.
Ovviamente si tratta di un colossale abbaglio.
L’agricoltura è il settore che produce ciò che l’industria agroalimentare trasforma.
Una filiera che però è enormemente sbilanciata a favore della seconda.
Ne consegue che se l’agroalimentare va bene, non significa affatto che l’agricoltura vada bene. Anzi, è spesso il contrario: lo stato di salute della prima è inversamente proporzionale a quello della seconda.
Quando si vanno a leggere i nomi, quindi, facciamo anche attenzione alle parole.