Nel silenzio profondo e quasi sibilante di un mattino inaspettatamente soleggiato, scorro le notizie e mi annoio…

 

Scorro Facebook ed è anche peggio, perché oltre che noioso è irritante. La posta elettronica è piena solo di seccature. Quella cartacea di reclame. Su un altro social una tizia mi offre “servizi”. Su un altro ancora uno sconosciuto che mi dà del tu mi implora di mettere un like sulla sua parimenti sconosciuta attività. Squilla tre volte il telefono ed è sempre telemarketing (vi risparmio, per stavolta, le mie repliche).

I giorni semipigri che separano il primo dell’anno dall’Epifania risultano più scoraggianti che incoraggianti, come invece si sperava.
Orizzonti abbastanza deserti di un mondo stagnante, ingombri solo di gente in mascherina dedita al vaniloquio su temi che non conosce o che non sono alla sua altezza.
Sono le 9 e vorrei che si accendesse un raggio di luce buona.
Alzo gli occhi e lo vedo.
Un segnale o potenza del defilamento?