di LORENZO COLOMBO
L’azienda di Brognoligo di Monteforte e ha 20 ettari di vigne nelle più pregiate zone del Soave Classico. Se si ha pazienza d’attendere, i vini acquisiscono sentori che solo il tempo è in grado di dare. Come provano i tre che abbiamo assaggiato.
Sono tre i Soave che l’azienda produce, tutti da zone diverse e con processi enologici differenti. Viene sempre utilizzata uva Garganega in purezza, che coltivata su questi suoli acquista la tipica nota “vulcanica” dai sentori sulfurei.
Il Soave viene (purtroppo) spesso considerato dai consumatori un vino che s’esprime al meglio in gioventù, quindi da bersi nel primo (o nei primi) anni di vita.
Nulla di più sbagliato.
Se si ha la pazienza d’attendere i vini acquisiscono profumi e sentori che solo il tempo è in grado di fornire, prova ne sono i tre vini che seguono, degustati dopo un opportuno periodo di sosta in bottiglia.
Si tratta di tre vini diversi che, oltre alle differenti zone di provenienza delle uve ed al loro differente grado di maturazione al momento della raccolta, differiscono anche relativamente alla conduzione enologica.
Il “Corte Menini” vede unicamente acciaio, le uve de “Il Roccolo” vengono in parte fermentate in legno, mentre il “Monte Sella” – unico a Docg, essendo un Soave Superiore – vede unicamente legno.
I tre vini sono tutti molto interessanti e dotati di buona complessità, la nostra preferenza personale va comunque a “Il Roccolo”, dove il sapiente e limitato uso del legno non sacrifica le note fruttate.
Soave Classico Doc “Corte Menini” 2016
Uve provenienti dalla Località Menini, nelle colline di Castelcerino, i vigneti hanno un’età media di vent’anni e sono allevati a pergola con esposizione Sud-Est.
Sia la vinificazione che l’affinamento (sulle fecce) si svolgono in vasche d’acciaio.
Color paglierino luminoso.
Fresco al naso, di media intensità, pesca bianca, fieno, erbe officinali, accenni d’idrocarburi.
Fresco e sapido, mediamente strutturato, accenni vegetali e note sulfuree, fiori secchi e miele, buona la persistenza.
Soave Classico Doc “Il Roccolo” 2016
Le uve provengono dalla Località Monte Grande, sulle colline di Brognoligo, il sistema d’allevamento è la pergola.
Le uve vengono raccolte a maturazione avanzata, la fermentazione avviene in parte (30%) in legno di rovere ed il restante in acciaio; la maturazione, sulle proprie fecce, si protrae sino a primavera.
Giallo paglierino di buona intensità, quasi dorato, luminoso.
Buona l’intensità olfattiva, complesso ed elegante, presenta leggere note aromatiche, accenni idrocarburici, frutto giallo (pesca matura), note tropicali, fiori di tiglio e d’acacia, sbuffi d’agrumi, fieno, fiori secchi.
Di discreta struttura, fresco e minerale, equilibrato, con bella vena acida, ritroviamo i sentori tropicali che rimandano all’ananas ed alla papaia e le note d’agrumi, lunga la sua persistenza.
Un vino notevole.
Soave Classico Superiore Docg “Monte Sella” 2014
I vigneti, allevati a pergoletta veronese, si trovano nella parte più alta del Monte Sella, sulle colline di Brognoligo.
Le uve, dopo un’opportuna selezione, sono raccolte a piena maturazione, parte di esse vengono poste in cassette per un leggero appassimento, l’altra parte è sottoposta a criomacerazione.
La fermentazione si svolge in botti di rovere, dove il vino sosta per almeno un anno, dopo di che s’affina per ulteriori tre mesi in bottiglia.
Color giallo dorato, intenso e luminoso.
Intenso ed ampio al naso, sentori di frutto tropicale, pesca, agrumi, fiori di tiglio, accenni di miele, fiori secchi, note sulfuree, l’evoluzione lo spinge verso note idrocarburiche.
Strutturato, morbido e sapido, con vena acida che dona freschezza, sentori di miele, pesca matura, fieno e fiori secchi, lunghissima la persistenza.
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