Ventisettesimo capitolo della mia galleria di disegni al tratto.
Poche ore, nella vita, sono più noiose, smarrite, perdute, logoranti e disagiate come quelle trascorse nella scomodità di un volo, o ciondolando irrequieti e stanchi nelle hall ormai stereotipate degli aeroporti, in attesa che il tempo passi il più in fretta possibile.
Per me, un incubo.
Eppure, lo ammetto, alcune delle idee sui servizi più belli che ho fatto in giro per il mondo mi sono venute in aereo, riflettendo a 360 gradi d’uccello tra un dormiveglia e l’altro, o sfogliando pigramente i giornali di bordo e i quotidiani in omaggio. Oppure bighellonando seduto tra gli estranei-che-più-estranei-non-si-può nelle sale d’aspetto aeroportuali.
Ma, ormai è noto, nulla è per me più conciliante la meditazione e la riflessione che fare i soliti disegni.
Quindi anche nelle situazioni di cui sopra mi capita di istoriare qualsiasi cosa cartacea mi capiti sotto mano: riviste, tovaglioli, bloc notes e carte d’imbarco, come quella che vedete qui, back from Bosnia.
Come li potremmo definire? Disegni volanti, disegni al volo, disegni in volo?
Fate vobis…
Fronte: disegno su retro di carta d’imbarco del volo Vienna-Firenze del 2/11/2012, di ritorno dalla Bosnia-Erzegovina.
Retro: carta d’imbarco.
Data: 2 novembre 2012.