Quarantanovesimo capitolo della mia galleria di disegni al tratto: raro esempio di scarabocchio tascabile, non scevro di stranezze.

 

La data è ignota e la circostanza di esecuzione pure, perchè il disegno denota alcune stranezze.

Dal tipo di tratto, sottile e non molto marcato, dev’essere stato realizzato su una superficie dura che ha reso ancora più fragile lo scorrere della penna a punta fine. Ancora più strano che, su una simile superficie, io abbia usato un foglio da fotocopia intonso sul davanti e sul retro, quindi nuovo, sintomo che dovevo trovarmi in un contesto “da ufficio” dove, in teoria, non avrebbe dovuto essere difficile procurarsi altri fogli di carta, per rendere più morbido (situazione che prediligo) l’appoggio della sfera.

Terza cosa insolita: il disegno si sviluppa su un lato del foglio, fatto rarissimo per me.

Quarta: come è evidente, il disegno rivela segni di piegatura. Non in quattro però, ma in otto, fatto per niente ricorrente, come se per essere riposto avesse dovuto trovare spazio nel taschino di una camicia o in un portafogli. Perchè tanta attenzione?

Ultima curiosità, questo è un raro esempio in cui la componente figurativa e quella astratta si equilibrano.

 

Fronte: disegno a penna biro nera a punta fine su foglio di carta per fotocopie azzurrino.
Retro: nulla.
Data: sconosciuta.