Meglio fare con trasparenza un mestiere mercenario che fingersi giornalisti sapendo di mentire.
Fare i giornalisti-giornalisti oggi è diventato quasi impossibile.
Spesso anche se fai parte di una redazione e quindi vivi di uno stipendio. Figuriamoci se lo stipedio non ce l’hai e sei un autonomo, costretto ogni santo giorno a mettere insieme il pranzo con la cena. Ne consegue che piano piano, un passo dopo l’altro, le soglie si abbassano, i compromessi avanzano e ti ritrovi a fare un mestiere diverso.
Fino a un certo punto, forse, la cosa rimane sì ambigua, ma occasionale. Perciò, in teoria, tollerabile. Ma oltre no, perché occorre anche potersi guardare allo specchio, la mattina, senza vergognarsi.
E se ancora ci sono tanti colleghi che possono farlo, ce n’è invece un’infinità di altri che no, non possono più.
Preso atto dunque che di chi, banalmente, racconta con professionalità, sincerità e coscienza ciò che vede non c’è più bisogno o richiesta, la domanda è: quali sono le alternative?
Ne vedo solo una, per chi maneggi un po’ la penna ed abbia uso dei cosiddetti mezzi espressivi: trasformarsi in autore.
In modo da poter, senza doversi troppo turare il naso, scrivere in libertà ciò che ti viene chiesto, edulcorandolo, o inasprendolo, o inventandoselo secondo i desiderata dei più svariati committenti. Pubblicarlo sarà un problema altrui. E noi non avremo più necessità di nascondere, simulare, fingere di non sapere o non capire. Scriveremo su commissione, pagati. Finalmente senza scrupoli deontologici, in quanto non da giornalisti ma, appunto, da autori.
Mi pare l’uovo di Colombo per i mestieranti di una professione di cui non solo, in termini generali, si è perso il senso, ma di cui, anche se rintracciato, il senso non si comprende più. Ci si è assuefatti a non cogliere, o a trovare fisiologico, l’appiattimento della differenza tra realtà e fantasia, critica e marchetta, cronaca e compiacenza.
Sono spesso in vivo imbarazzo, per questo. E sono stufo di trovarmici.
Si getti la maschera e si prenda dunque a smarchettar così, senza pudor!
Tanto non se ne accorgerà quasi nessuno, lettori e OdG compresi.