Chi la fa, l’aspetti. E mai fu più meritato i contrappasso toccato a una delle più retrive aziende di corriere espresso che io conosca, celebre non solo per simulare tentativi di consegna mai avvenuti, così calunniando i destinatari e i loro addetti, ma per attestare in forma scritta l’esecuzione dei detti tentativi attraverso l’invio, via email, di falsi reporl.

Ebbene, ora mal gliene incoglie: ho appena ricevuto un messaggio che, inviato a nome del citato quanto stavolta ignaro e incolpevole corriere, mi invita a cliccare su un link di chiaro phishing che, presumo, sarà stato inviato ad altre centinaia di indirizzi, compresi quelli di persone più ingenue di me, molte delle avranno abboccato e di conseguenza creato alla compagnia più di qualche grana tra telefonate, reclami, proteste, richieste di chiarimento, etc.

Ben gli sta.